Camorra, Ciampi: ”Isolare questo cancro che corrode la nostra vità’
”La vita umana è sacra e questa catena di omicidi
è una minaccia e un danno grave non solo per Napoli”. Lo ha detto il
presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a Napoli, rivolgendosi ai
cittadini di Scampia, presso la circoscrizione di quartiere. ”Bisogna isolare
questo cancro che corrode la nostra vita. E’ dovere di tutti reagire -ha
affermato- ed è doveroso collaborare con le forze dell’ordine. Scampia è una
parte vitale della città e non va trasformata in ghetto o dormitorio”.
”Da troppe settimane si susseguono notizie su
omicidi e si legge di una faida tra clan. Credo non si possa scrollare le spalle
e assistere a questa catena di omicidi -ha aggiunto il capo dello Stato-. Qui ci
vuole l’impegno di tutti, uno scatto d’orgoglio da parte dei cittadini. Avete la
città più bella del mondo”.
Dal presidente è giunta un’esortazione: ”Abbiate
fiducia in voi stessi, per voi e per i vostri figli. Io vi sono vicino come e
più di quanto lo fui dodici anni fà’ quando scelse di organizzare a Napoli il
G7. Ed ha ribadito il suo amore per Napoli. ”Non sono nato qui -ha detto- non
ho parenti e tanto meno affari, ma ho sempre ammirato e voluto bene a Napoli e
voi mi avete voluto vostro concittadino”.
Poi di nuovo l’invito ad avere fiducia. ”Napoli ha
enormi potenzialità, ha un patrimonio umano, artistico e naturale unico al
mondo. Ci vuole una spinta -ha concluso- un impulso che deve partire dai vostri
cuori e dalle vostre menti”.
Ciampi si è avvicinato ai giornalisti ai quali ha
detto di aver visto il quartiere: ”Ho fatto rallentare apposta l’auto in cui
viaggiavo. Questi edifici non sono diversi da quelli presenti nelle zone
popolari d’Italia. Il problema è vedere come si vive. Spero si costruiscano
strutture perchè i ragazzi possano vivere a Scampià’.
Il presidente della Repubblica è stato accolto da
un lungo applauso dei cittadini presenti e ha stretto le mani a tanti di loro.
Alcuni lo hanno ringraziato chiamandolo affettuosamente ‘nonno’, altri gli hanno
rivolto un’invocazione: ”Presidente, più lavoro per Napoli”.