Cassazione, Pg: ”Andreotti non è un mafiosò’. Chiesto rigetto dei ricorsi della procura di Palermo e della difesa
Roma, 14 ott. – Il senatore a vita Giulio Andreotti
non è un mafioso. E’ in sostanza il contenuto delle richieste del procuratore
generale della Cassazione Mauro Iacoviello che ha chiesto il rigetto dei
ricorsi presentati dalla procura di Palermo e dalla difesa di Andreotti.
In particolare, il pg pur chiedendo anche il rigetto del
ricorso dei legali del senatore a vita, invita i supremi giudici a rivedere le
motivazioni con le quali la Corte d’Appello di Palermo il 2 maggio dello
scorso anno, pur assolvendo Andreotti dall’accusa di associazione mafiosa
perchè il fatto non sussiste, aveva dichiarato ‘di non doversi procederè per
il reato di associazione a delinquere sui fatti precedenti al 1982 a causa
dell’intervenuta prescrizione.
In definitiva, dunque, la pubblica accusa della Cassazione
pur bocciando la richiesta degli avvocati Coppi e Bongiorno che chiedevano in
sostanza di cancellare questa macchia, nella sua requisitoria ha messo in
chiaro che ”non ci sono riscontri sulle dichiarazioni dei due pentiti Siino e
Mannoia che erano stati ritenuti di ”intrinseca indubbitabilità’ dai giudici
di merito. Di qui la richiesta del pg ai giudici della seconda sezione penale
di motivare diversamente il punto sull’intervenuta prescrizione per i fatti
precedenti al 1982.