Finanziaria 2005, processi civili più cari
Annunciato da ItaliaOggi (nel numero del 23
settembre), con la Finanziaria è arrivato puntuale il rincaro del contributo
unificato. E non solo. E’ stato introdotto anche il divieto di estensione dei
giudicati nel pubblico impiego, più una serie di altri interventi sul processo
per limitare gli esborsi a carico dello stato (relative pero’ tutte alle
controversie in materia di lavoro).
E’ certo che
l’iniziativa del ministro della giustizia Roberto Castelli non sarà ben vista
dagli operatori. Un’avvisaglia della fredda accoglienza che questo aumento avrà
negli avvocati si è avuto già da un comunicato, a commento dell’anticipazione
giornalistica, molto critico dell’Organismo unitario dell’avvocatura. Perchè,
se è vero che la modifica del Testo unico spese di giustizia è stato reso
necessario per questione di equità, visto che i processi di valore più alto
pagano in proporzione meno di quelli appartenenti agli scaglioni inferiori, è
anche vero che l’aumento è generalizzato. Secondo quando si è appreso ieri, il
ritocco all’insù ha riguardato tutti gli scaglioni relativi al valore del
processo per ciascun grado di giudizio civile. Non solo. Viene anche
rideterminato l’ammontare del contributo (pari a 200 euro) per i processi di
esecuzione immobiliare. Per gli altri processi esecutivi lo stesso importo è
ridotto della metà. E’ stato inoltre eliminato dell’esenzione del contributo
per il processo di valore inferiore a 1.100 euro. Lo prevede l’articolo 31 della
bozza della legge
finanziaria
esaminata ieri dal consiglio dei ministri. Per i processi con valore inferiore a
1.100 euro il contributo sarà di 30 euro. Per gli altri scaglioni di valore
l’importo è arrotondato da 62 a 70 euro per i processi di valore superiore a
1.100 euro e fino a 5.200 euro, da 155 a 170 euro per i processi con valore fino
a 26 mila euro; si arrivafino all’ultimo scaglione (processi di valore superiore
a 520 mila euro) per il quale il bollo passa da 930 a 1.110 euro. Rincari del
bollo e eliminazione delle esenzioni anche per i processi di esecuzione
immobiliare, i provvedimenti relativi a cause e attività conciliative in sede
non contenziosa.
Fonte: Italia Oggi