Vietti al congresso del Cni: la riforma delle professioni terrà conto della modifica del Titolo V della Costituzione
da Bergamo Ginevra Sotirovic
Le professioni torneranno
alla competenza esclusiva dello stato. Per questo anche il testo della riforma
delle professioni che il premier Silvio Berlusconi porterà all’esame del
consiglio dei ministri al più presto dovrà tenere conto di questa nuova
modifica del titolo V della Costituzione che a detta di tutti gli operatori del
settore sembra ormai ineludibile.
Al sottosegretario alla
giustizia, Michele Vietti, è toccato ieri, dal centro congressi di Bergamo,
scandire i modi e le tappe della riforma delle professioni, in risposta alle
sollecitazioni che gli erano state rivolte in tal senso dal presidente del
Consiglio nazionale degli ingegneri, Sergio Polese. Ancora una volta, infatti,
ai professionisti sembra che si sia a un passo dall’approvare un testo di
riordino del settore che pero’ ciclicamente si arena nel percorso verso palazzo
Chigi. ´E’ paradossale che proprio un progetto da tutti condiviso non riesca a
essere approvato: sembrerebbe che ci sia un eccesso di concordanzà, ha
commentato ironico Vietti che, poi, per prevenire altri scontri a distanza con
il ministro della giustizia,
Roberto Castelli, che nei giorni scorsi non ha
gradito l’annuncio dato dallo stesso sottosegretario dell’Udc di una sua
ufficiale investitura (avallata da Berlusconi in persona) per definire gli
ultimi dettagli del testo, ha affermato di essere disposto ´a rinunciare al
proprio marchio sulla riformà pur di vederla concludere il proprio iter.
Il mese di ottobre, quindi, si
annuncia decisivo per il destino del disegno di legge che il governo intende
mettere a punto, ripartendo, con buona pace di tutti gli interlocutori (ordini,
associazioni, maggioranza e opposizione), dal testo che la commissione Vietti
elaboro’ oltre un anno e mezzo fa, integrandolo con le proposte
dell’opposizione i rilievi degli ordini e delle associazioni e con le
conclusioni alle quali era già giunto il testo unificato del senato
Cavallaro-Federici. Il sottosegretario di via Arenula si è detto ´disponibile
a lavorarè per realizzare un nuovo testo, ma ha anche rassicurato che ´non si
tratta di un’esclusiva e che saranno certo graditi tutti i contributi che
aiuteranno il premier nel suo compito’. Quando e come inizieranno le riunioni
al ministero per realizzare questa complicata opera di integrazione
legislativa, pero’, non è ancora dato saperlo e la speranza degli ingegneri è
che oggi sia il guardasigilli in persona a spiegare i dettagli dell’operazione,
fugando ogni dubbio di impasse istituzionale.
Non avranno un percorso
semplice anche le nuove tariffe di ingegneri e architetti sul quale il
ministero della giustizia sta lavorando da tempo, ma che erano state impugnate
da Upi e Anci preoccupate del rialzo dei costi legati alle prestazioni
professionali. ´Abbiamo prodotto un testo sul quale al più presto attendiamo
un parere da parte dei lavori pubblici’, ha chiarito Vietti non nascondendo la
difficoltà di conciliare tutti gli interessi in campo.
Altro capitolo ancora aperto,
come non ha mancato di ricordare Polese, è quello del nuovo sistema
elettorale. ´Sono consapevole che la democrazia interna esige nuove elezioni’,
ha assicurato il sottosegretario Udc, spiegando che appena le osservazioni che
il ministero della giustizia aveva fatto prima dell’estate allo schema
elaborato dal Miur verranno recepite, tutto sarà pronto per far partire il
nuovo sistema. E comunque entro e non oltre il 31 dicembre di quest’anno, come
d’altronde prevede il decreto che ha prorogato fino a quella data gli attuali
consigli nazionali, le nuove procedure elettorali saranno varate.
Infine, un accenno sul tema che quest’estate ha
scaldato il dibattito in materia delle professioni: la concorrenza. Vietti ha
spiegato che non bisogna confondere una concorrenza fatta con regole chiare e
moderne, delle quali gli ordini devono essere i garanti, con un’altra sleale
che vuole assimilare le prestazioni professionali alle imprese soggette alle
sole regole del mercato. Musica per le orecchie degli ingegneri che hanno sottolineato
con un applauso queste conclusioni del sottosegretario di via Arenula.
Fonte:
Iatalia Oggi