Privacy

il Garante punta l’indice sugli hotel. Sotto esame le cosiddette “schede di dichiarazione” dei clienti


I clienti
degli alberghi

devono
essere informati bene sull’uso che verrà fatto dei propri dati personali,
dichiarati al momento dell’arrivo in hotel e necessari per la loro
identificazione, in particolare se si intende inviare, successivamente,
pubblicità.

 E’
questo l’orientamento

del Garante
della privacy che ha avviato una serie di accertamenti su una catena alberghiera
per verificare la correttezza e la completezza delle informazioni, fornite ai
clienti al momento della loro registrazione, sull’uso, la conservazione e
l’eventuale comunicazione a terzi dei dati personali. Ma anche sulle modalità
di raccolta del consenso necessario per il trattamento dei dati da parte di
privati.

 Il
problema riguarda

le
cosiddette "schede di dichiarazione" in cui il cliente deve riportare,
sottoscrivendo, nome, cognome, data di nascita e residenza e che, secondo le
leggi di pubblica sicurezza devono essere trasmesse in questura entro 24 ore
dall’arrivo in albergo. La scheda, che dovrebbe essere formulata in modo chiaro
e comprensibile, finisce molto spesso per carpire, con l’unica sottoscrizione
finale, anche l’autorizzazione all’invio di materiale commerciale o
pubblicitario o alla comunicazione dei dati a terzi.

 Gli
accertamenti del Garante

sono stati
disposti a seguito del ricorso di un turista che si era rivolto, senza esito, al
direttore dell’albergo nel quale aveva soggiornato, chiedendo la comunicazione
dei dati personali con le modalità e finalità di trattamento, uniti al nome
del responsabile. Il cliente chiedeva anche la cancellazione dei dati. il
Garante ha obbligato il gestore a indicare il nome del responsabile, ma non ha
accolto l’istanza di cancellazione perchè quei dati – aveva spiegato l’albergo
– erano necessari per fini contabili, fiscali e per dimostrare di aver assolto
gli obblighi di pubblica sicurezza.

 Al
gestore sono state

comunque
addebitate le spese del procedimento da liquidare al turista e il Garante, da
questo processo, ha preso spunto per far luce sulla questione dell’informativa
ai clienti degli alberghi e del consenso sul trattamento dei dati personali che
gli ospiti rilasciano.

https://www.litis.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *