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Italiani, come cambia il costume attraverso la Cassazione. Le sentenze più curiose pronunciate dagli ‘ermellinì

Vietato spiare la moglie in
bagno ma se si offre una ‘cannà al figlio non c’è problema. E’ un vero e
proprio vademecum del comportamento quello che si puo’ trarre da un anno di
sentenze della Corte di Cassazione. E gli ‘ermellini’ ne hanno davvero per
tutti. I mariti
fedifraghi
non dovranno mai mostrare l’amante in pubblico mentre sulle mogli
infedeli che si portano l’amante a casa il coniuge non potrà alzare neanche un
dito. Le adultere tuttavia devono stare attente alle colf: potrebbero
inchiodarle offrendo la propria testimonianza davanti al giudice. Ma per quante
corna siano state messe il matrimonio resta valido anche se la Sacra Rota ha
annullato il vincolo. La legge della
Chiesa
infatti non conta per quella italiana. Dunque la Suprema Corte avverte: anche il
prete non è obbligato al segreto professionale quando dall’ambito ecclesiale ci
si trasferisce a quello dell’ordinamento italiano. Non basta. Il sacerdote
insidiato da una ragazza che si è invaghita di lui deve sopportare. Se infatti
una donna mostra particolare interesse verso un prelato non puo’ essere
sottoposta a una limitazione della libertà. Nulla vieta pero’ a chi subisce
molestie
di tempestare di sms il proprio ossessivo corteggiatore. Si tratterebbe
di legittima difesa. Per difendersi invece da
multe
ingiuste o
bollette
salate gli ermellini forniscono delle ‘armi’: chi viene
sanzionato ingiustamente puo’ essere risarcito perchè ”lo stress dovuto alla
illegittima contestazione è fonte di ansia e di disagio”. Mentre per riavere
indietro i soldi delle bollette troppo alte le si puo’ far contestare anche da
amici e parenti

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