Urbani diventa realtà: passa il decreto
E’ diventato
legge il decreto contro la la riproduzione non autorizzata di film e musica
L’assemblea di Palazzo Madama ha convertito in legge il decreto Urbani sulle
norme antipirateria. La nuova legge contiene anche provvedimenti in favore del
cinema e alcune norme sullo sport. Per quanto riguarda le disposizioni per
contrastare la pirateria le nuove norme prevedono due tipologie con due diverse
sanzioni per chi incorrerà in questo reato a secondo che lo faccia a scopo di
lucro o se la trasmissione dei file verrà a livello dilettantistico.
I 655 emendamenti presentati da maggioranza e opposizione all’art. 1 del decreto
legge sulle norme antipirateria e sui provvedimenti per il cinema erano stati
tutti ritirati. L’approvazione del decreto è stata una corsa contro il tempo:
il 22 maggio sarebbe infatti decaduto. L’assemblea di Palazzo Madama ha
esaminato anche alcuni ordini del giorno presentati, alcuni dei quali accolti
dal governo, come quello a firma del Verde Fiorello Cortiana, frutto di un
accordo maggioranza-opposizione con la mediazione del ministro Urbani. Il
ministro ha assicurato che alcune modifiche da apportare alle norme saranno
accolte nel provvedimento annuale sui Beni culturali in procinto di essere
varato dal Parlamento. A cominciare dalla formula linguistica scelta per
indicare quando scattano le sanzioni ai pirati: l’attuale "per trarne profitto"
dovrrebbe tornare ad essere l’iniziale "per fini di lucro".
Soddisfatto il ministro dei Beni e delle Attività culturali, Giuliano Urbani:
"Il Parlamento ha riconosciuto l’urgenza che il governo ha indicato come motivo
del decreto legge". Urbani ha anche sottolineato che per quanto riguarda le
misure antipirateria per scambi interpersonali vi è "bisogno di una
sperimentazione perchè siamo il primo paese europeo ad adottarle".