Approvata la riforma dell’ordinamento giudiziario
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il disegno di riforma
dell’Ordinamento giudiziario, un progetto che intende assicurare una risposta
certa alle esigenze largamente avvertite nell’opinione pubblica, di cui il
Governo si è fatto portatore fin dal momento delle proprie dichiarazioni
programmatiche.
La riforma prevede:
- una nuova disciplina dei requisiti richiesti per partecipare al
concorso per l’accesso alla Magistratura, la ridefinizione della
normativa in tema di tirocinio e formazione degli uditori giudiziari,
una disciplina dell’aggiornamento professionale dei magistrati. In tal
senso è prevista l’istituzione presso la Corte Suprema di Cassazione di
una Scuola della magistratura, una struttura didattica stabile dotata di
autonomia organizzativa; - la valorizzazione delle funzioni e delle attribuzioni dei Consigli
giudiziari che saranno integrati con la partecipazione di soggetti
esperti del diritto quali avvocati, professori universitari e componenti
designati dalle Regioni; - nuove disposizioni in materia di passaggio dei magistrati dalle
funzioni requirenti a quelle giudicanti e viceversa. Si prevede che il
magistrato che intende cambiare le proprie funzioni si sottoponga a una
valutazione attitudinale. Il passaggio delle funzioni è quindi
sottoposto al positivo superamento del corso di qualificazione
professionale e non può essere esercitato nello stesso distretto di
provenienza; - la temporaneità degli incarichi direttivi per i quali è stabilito un
periodo massimo di 4 anni di permanenza nello stesso ufficio; - una specifica tipizzazione dei comportamenti suscettibili di
valutazione disciplinare; - il conferimento della delega perché si provveda alla revisione delle
circoscrizioni giudiziarie; - nuove norme per la disciplina dell’accesso alle funzioni di legittimità ,
che sarà ora possibile anche ai vincitori di un apposito concorso,
bandito per ricoprire il 50% dei posti vacanti e riservato a chi ha
almeno 10 anni di anzianità di servizio. I restanti posti presso la
Corte di Cassazione e la Procura Generale saranno assegnati dal
Consiglio Superiore della Magistratura previo parere della Commissione
speciale per le funzioni di legittimità . Sarà potenziato l’organico ed
è prevista un’indennità connessa alle funzioni, volta anche ad
agevolare coloro i quali devono sostenere spese di trasferta.